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Seconda lettera alla zia Costanza




Paolo ha 22 ani quando scrive questa lettera alla zia Costanza. Si era appena laureato e insegnava latino e greco al Liceo di Tolmino (Gorizia). Già vede la sua vita “consacrata e immolata a Lui”. Apprendiamo anche che ha un “Padre spirituale”, che, per ora, gli ha consigliato di attendere e di pregare. Scrive con entusiasmo dei “Paolini” del Card. Ferrari, conosciuti a Roma in occasione degli esami di Stato. “Non ti nascondo che mi attirano molto, molto. Sarà quel che Dio vorrà!”, scive. Manifesta la sua felicità di avere una stanza vicina alla chiesa e, nella parete, un bel quadro della Madonna, che gli guarda e gli sorride. Si sente, comunque, in questa lettera, il desiderio di essere apostolo e testimone delle sue convinzioni, anche attraverso la diffusione della “buona stampa”.
R. C.

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Viva Gesù!

[Tolmino, 4 ottobre 1928]


Carissima Zia,

Grazie, mia buona zia, delle tue materne parole: hai troppo alto concetto delle mie miserie. Quanto più o alta la missione dolce di cui sento vivissimo e continuo il desiderio, tanto più immense mi appaiono le mie manchevolezze: e dici pur bene, che se il Signore mi ritarderà poco o tanto il cammino (Egli guarda più ai desideri che non alle opere in sé) lo farà per farmi sempre meglio apprezzare la bellezza, la tremenda dignità di una vita tutta consacrata e immolata a Lui.
Oh! amiamolo e benediciamolo sempre il Signore così buono e sempre rinnoviamo il proposito di vivere per Lui, per Lui solo. Ieri fu la festa di S. Teresina: pensa quanto è diffuso nel mondo l'amore per questa dolce creatura che ha rinunziato a tutti gli amori umani! «L'unica felicità consiste nel nascondersi allo sguardo degli uomini»: e questo non si fa mica solo con la clausura, ma essenzialmente col rinnegare continuamente i nostri desideri di emergere comunque e dovunque. Credi pure che la santità è alla portata di tutti: bisogna solo amare molto e volere molto. Quanto invece noi siamo attaccati ai nostri ideali di santità, alle nostre vedute di perfezione! : che il più delle volte non sono le vere. È certo che il Signore può ispirare desideri immensi di bene e non appagarli nell'apparenza: riverserà in un'altra anima attiva gli slanci serafici di un'anima che rimarrà invece sempre piena di buoni desideri, e svolgerà umilmente nel silenzio esteriore della sua vita.
Che sarà di me? Faccia il Signore quello che vuole: io sono pronto ai Suoi comandi. I quali per me si esplicano dalla bocca del mio padre spirituale: per ora, m'ha detto di attendere e di pregare molto. Ti parlo ora brevemente della Card. Ferrari (di cui t'invio per posta alcuni giornali, opuscoli per propaganda). È una comunità religiosa (sacerdoti, giovani, signorine) con voti, dedicata all'apostolato sociale con tutte le sue infinite portate. Penso che è immenso il bene che fanno questi « paolini » (si chiama Compagnia di S. Paolo). Sono nati da 7 anni (il Card. Ferrari che l'ha ideata è morto nel 1921) e già hanno case a Milano, Venezia, Genova, Roma, Parigi, Buenos Aires, Gerusalemme. Il loro scopo è questo: penetrare nel mondo (non hanno, tranne i sacerdoti, abito, e quindi possono non destare sospetti) e invaderlo e conquistarlo a Cristo con opere grandiose di bene, servendosi di tutti i mezzi moderni (scuole, teatri, musica, sport, cucine economiche, alberghi). Pensa che bello! Portare Gesù nella vita pratica e usuale di tutti i giorni. Far vedere che si può essere puri come angeli vivendo comunemente e anche in alto. Portare il popolo in Chiesa! Fanno le missioni pubbliche al popolo: predicano sulle piazze, per le vie, negli alberghi, di Gesù, dell'anima, del bei Paradiso! E quante conversioni ottengono! gente che da 20, 30 anni più non sentiva la parola del sacerdote, si vede arrivare nel posto dove lavora, nel mercato, nell'officina, nelle carceri, questi crociati che predicano con calore, con dottrina, con semplicità e con persuasione. Stampano e diffondono libri buoni, Vangeli ecc. Io li ho conosciuti a Roma, quando ci fui per l'esame di Stato: e non ti nascondo che mi attirano molto, molto. Sarà quel che Dio vorrà!
Ti prego tanto ardentemente di imitare un'opera cosi sublime. Fa propaganda intensa fra le lue amiche (è un'opera santa di apostolato la tua) e fatti socia dell'Opera Cardinal Ferrari (che è, diremo, la lega dei buoni che sostengono con preghiere, offerte, il lavoro della Compagnia di S. Paolo). Anche fra le tue amiche fa molte socie. (Io in due mesi ho fatto 30 soci). Si manda la quota (L. 10, a questo indirizzo: Opera Card. Ferrari - Via Germanico 146, Roma) dando il proprio nome e cognome e indirizzo. Si riceve una tessera e settimanalmente un giornale di 16 pagine: Il Piccolo (che dà le notizie ultime della vita dell'Opera, iniziative ecc...). Invece del vaglia si usa il conto corrente postale n. 1/2881. Alla posta hanno i moduli. Io vorrei aver modo di parlartene a voce per dirti tutto il bene che ne so: (a Niguarda, nel milanese, hanno aperto una casa per gli usciti dal carcere: li riabilitano, li riconducono ad amare la vita buona e semplice). Grazie, cara zia, per quanto farai per l'Opera: saranno tanti regali che mi farai! Ci vuole molta audacia nel fare soci.
Sono qui a Tolmino insegnante nel R° Liceo : ho la 3a e la 2a liceo. Ma non mi fermerò molto; sono venuto per non perdere il titolo, ma spero di ottenere prestissimo (ti prego però il massimo silenzio con tutti su ciò) un trasferimento. Anche qui ho fatto soci. Com'è bello l'apostolato spicciolo, senza rumori! Qui è insegnata (d'obbligo) la religione nel Ginnasio e Liceo, 2 ore settimanali e anche tra i professori il Signore fa delle grandi conquiste, grazie all'opera paziente e sagace di un ottimo professore, sacerdote (quello che insegna la religione, ed è di ruolo come gli altri). Io insegno latino e greco. Vivo in pensione. Dalla parete mi guarda e sorride un bei quadro della Madonna: sono a due passi dalla Chiesa, vicino a Gesù. Grazie delle preghiere tue e dei piccolini, grazie! Penso che anche Nonnina prega dal Cielo per me: nevvero? Il Signore provvederà anche per la tua famiglia, che ti prego di baciare tutta. Anche Agnese e le Zie.

Tuo aff.mo in G.C. nipote Paolo

Vedi se puoi, oltre che fare soci, procurare abbonamenti alle numerose riviste, belle assai, che hanno: ce ne sono per giovani (Il Carroccio), per signorine (La Fiorita), per famiglie (La Festa), per bambini (Il Corrierino). Il metodo d’invio è il medesimo.


Paolo Roasenda

Santa Teresa del Bambin Gesù