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Strage degli Innocenti o semplice vendetta?




Venerdì, 28 dicembre, nel calendario si ricordano i Santi Martiri Innocenti, cioè quei bambini che il re Erode fece uccidere nella speranza di uccidere anche il bambino Gesù. I Re magi, infatti, venendo dall’Oriente, arrivati a Gerusalemme, chiesero: Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo”. Il re Erode, venutolo a sapere, chiese agli studiosi se sapevano dove sarebbe nato il Messia. Gli dissero che sarebbe nato a Betlemme. Allora il re chiamò segretamente i Magi, si informò su tutti i particolari e li mandò Betlemme; ma chiese loro di tornare, perché anche lui voleva andare ad adorarlo. I Magi andarono, trovarono Gesù e la sua famiglia e offrirono loro i doni che avevano portato.
Senonché un angelo disse loro di non tornare a Gerusalemme dal re Erode, e disse anche a s. Giuseppe di prendere il bambino e la mamma e fuggire in Egitto, perché Erode cercava di uccidere il bambino. Erode, visto che i Magi non erano tornati, s’infuriò e fece uccidere tutti i bambini di Betlemme e dintorni dai due anni in giù, nella speranza di uccidere anche Gesù. Il fatto è raccontato nel Vangelo di San Matteo al capitolo secondo.
R. C.

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Nel 1969 un signore di Perugia pose a P. Mariano questa domanda: « Chi può assicurare che Gesù non sia stato ucciso dal suo po¬polo, all’età di 33 anni, se non proprio per vendicare la strage di migliaia di bambini inno¬centi uccisi al posto suo? Una semplice vendetta come se ne fanno tante anche oggi ».

P. Mariano, sul RadiocorrireTv (n.44), gli rispose così:

Ci assicura la storia che Gesù è stato ucciso (è incerto se a 33 anni o un’altra età vicina) non dal suo popolo, ma dai soldati romani, che eseguirono un ordine di Pilato.
Ci assicura ancora la storia che il motivo giuridico addotto per la condanna a morte non fu la strage degli innocenti (compiuta dagli sgherri di Erode il Grande a Betlemme), ma ben altro. (Rilegga la narrazione della Passione nei Sinottici e in Giovanni e lo toccherà con mano).
Ci assicura del resto la storia che la «strage degli innocenti» per deprecabile che sia stata, è stata non di migliaia di bambini (dai 2 anni in giù) ma di qualche decina soltanto. Betlemme ai tempi di Gesù contava sì e no duemila abitanti, anche contando gli abitanti della campagna circostante.
Tenendo conto del numero di nascite che si possono avere nel corso di 2 anni in una popolazione di duemila abitanti, e che la metà all’incirca è di bambine (non uccise nella strage, che colpì «solo i maschi»), e che la mortalità infantile per malattie era ai tempi di Gesù più forte che ai nostri giorni, gli storici concludono che il numero degli innocenti bambini (ricordati dalla Chiesa Cattolica nella festa del 28 dicembre come «martiri» e cioè testimoni di Gesù) uccisi a Betlemme, dovette essere di una ventina e non più.
Rose nascenti stroncate dal turbine! Santi Innocenti, ma non certo causa dell’uccisione di Gesù da parte di un popolo che si sarebbe così vendicato del delitto di Erode”.


Guido Reni, La strage degli innocenti