Domande e risposte a e di Padre Mariano:
La Befana
1. La Befana [è una bugia o un inganno per i bambini?]
" Sono madre di due bambine una di 5 e una di 2 anni). Finora ho festeggiato l'Epifania con i tradizionali doni portati dalla Befana. Mi è stato suggerito che non si deve più ingannare i bambini con storielle e che a portare i doni devono quindi essere i genitori. Come debbo coni portarmi? Per me sarebbe sembrato più bello come una volta... " (B. R. - Schio, Vicenza).
Befana è corruzione del vocabolo greco epifania (manifestazione), ed è diventata con i secoli... una vecchia che porta i doni ai bambini. E' quindi una fola, una storiella, un inganno pagano che deve cessare. Il valore cristiano della festa cristiana dell'Epifania (manifestazione di Gesù agli uomini) va celebrato: 1) con la celebrazione liturgica - bellissima - della Chiesa e, 2), con dei doni, anche materiali, ai bambini (e anche ai non più bambini!) come segno esteriore di letizia, di quella " gioia " che Gesù ha donato agli uomini. Non è male, in onore di quella gioia, confortare in queI giorno chi soffre fisicamente o spiritualmente, sì da fargli gustare un po' di vera gioia cristiana. Basta con la Befana: porte aperte all'Epifania! Mentire ai bambini non è mai bene, e la bugia si deve evitare soprattutto in temi religiosi. Se è leggenda, fiaba, storiella... lo si dica. Anche perché i figli, venendo presto a saper la verità, non perdano fiducia nei genitori.
2. Ancora la Befana? [perché dire ai bambini che non esiste?]
" Una sua risposta sul Radio-corriere TV (n. 37 del 1971) mi ha lasciato molto perplesso. E' bene che i bambini credano nella Befana? La sua risposta è negativa. Io invece penso che in un'epoca così materialistica sia necessario che i bambini abbiano il loro mondo di fantasia. Dire a dei bambini in tenera età che la Befana non esiste penso che sia togliere loro qualcosa di veramente bello... Perché togliere loro la loro ingenuità? " (E. A. - Roma).
Nessuno toglie ai bambini la loro connaturale ingenuità col non parlare della Befana come di un essere reale; nessuno si sogna di evitare loro il racconto o la lettura di fiabe con personaggi inesistenti (ne hanno a disposizione quanti ne vogliono!), perché di tali fiabe e di tali personaggi la loro fantasia ha reale bisogno, come di vitale nutrimento; e, di queste letture serberanno, indubbiamente, per tutta la vita un gradito e nostalgico ricordo. Ma quello che mi lascia molto perplesso è che si festeggino due feste cristiane - il Natale e l'Epifania (il discorso fatto per la Befana vale anche per Babbo Natale, che ha trasformato Gesù Bambino in un vecchio benefattore anonimo, che riversa i suoi doni nella cappa del camino) feste tutte di Gesù e per Gesù, feste di gioia e di riconoscenza per i doni enormi e gratuiti che offre a tutta la umanità (l'amicizia col Padre celeste e la salvezza eterna) - che si festeggino dico, da cristiani, tali feste attribuendo doni ben più modesti a due esseri irreali che nessuno ha mai visto né conosciuto, mi pare più educativo (lasciando tutte le altre fiabe come fiabe ai bambini) che i doni che in quei giorni gli uomini (familiari o enti di beneficenza) fanno agli uomini, siano presentati nella luce cristiana: sono segni esterni, piccoli ma sinceri, della gioia che Gesù ci ha portato facendosi Uomo in mezzo a noi, e della gioia che proviamo ogni volta che per essere come ci vuole Lui, ci amiamo donando.
(a cura di Rinaldo Cordovani)

Adorazione dei Magi di Gentile da fabriano
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Befana
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